12 gennaio 2015
Ciao Gab
La prima volta che vidi Gabriele Campurra fu nel 2006.
Dovevamo scrivere a 4 mani un libro (per me era il primo) sulla valutazione del rischio rumore e, per incontrarci, lui mi invitò nella sede ENEA di Frascati dove lavorava come responsabile della medicina del lavoro e della radioprotezione.
Io mi presentai con un po’ di timore reverenziale: lui era apprezzato e affermato nel suo campo, Gigapagine di pubblicazioni, riconosciuto come uno scienziato della radioprotezione. Io ero un giovane ingegnere, conosciuto solo da parenti e amici, apprezzato da mia madre e affermato sul mio pianerottolo.
Dopo 5 minuti parlavamo di anarchia (un’idea che ci accomunava), musica (Bruce Springsteen), dei fatti miei e dei fatti suoi (cit. De André), grandi risate e pacche sulle spalle.
Da qualche anno si era appassionato agli studi sui nanomateriali e ai rischi per la salute ad essi connessi.
Nano-oggetti, nano-particelle, nano-tecnologie… quando parlavo con lui della faccenda era tutto un “nano”, non ci capivo niente, lo prendevo in giro dicendo che era passato al lato oscuro della forza, che quella roba era paragonabile alla magia nera.
In realtà si dimostrerà che aveva ragione lui: era un precursore.
Aveva un blog anche su Postilla.
Ha scritto un unico e solitario post (sull’influenza AH1N1) che, manco a dirlo, ancora oggi risulta il post più letto della sezione Sicurezza.
Ci ha lasciato il 28 dicembre u.s.
Voglio salutarlo riportando la mail che mi ha inviato la sera della vigilia di Natale 2013.
L’oggetto era “Auguri” e, invece del solito messaggio, aveva inserito solo questa immagine (il suo miglior augurio).
Scritto il 13-1-2015 alle ore 12:05
Grazie!
Scritto il 13-1-2015 alle ore 16:02
Soni i gesti d’amore (come questo) che ci fanno sopravvivere e accettare le avversità.
Scritto il 13-1-2015 alle ore 23:33
[…] Un saluto a Gabriele Campurra […]
Scritto il 13-1-2015 alle ore 23:37
Mi dispiace moltissimo.
Non lo conoscevo personalmente ma, da che ho incominciato questa strana professione, mi sono sempre confrontato con i suoi scritti.
Sempre illuminanti.
E’ stato un Maestro per molti di noi.
Per me lo era di certo.
Scritto il 14-1-2015 alle ore 16:01
Un abbraccio alla famiglia, è sempre un momento difficilissimo.
Scritto il 15-1-2015 alle ore 16:49
Apprendo solo adesso la notizia e ne sono molto dispiaciuto. Gran brava persona e grande personalità in ambito scientifico, secondo quanto mi è sempre stato riferito da chi lo conosceva, non ho avuto purtroppo la fortuna di incontrare personalmente il dr. Campurra ma, con Alessandro Bordin, col quale da qualche anno stiamo coordinando i numeri speciali monotematici allegati alla rivista IPSOA “Ambiente & Sviluppo”, abbiamo avuto l’onore di averlo tra gli autori del fascicolo del 2013 dedicato al “Rischio Amianto”, con un bell’articolo, chiaro, preciso e ben documentato, dedicato ad “Amianto e Salute”. Il mio pensiero va alla famiglia, un caro abbraccio…
Scritto il 16-1-2015 alle ore 17:51
Mi spiace non ne sapevo niente, grazie ingegnere per averlo ricordato con queste belle parole ed un forte abbraccio ai familiari tutti.
Ora è veramente libero, Gabriele… Grazie di avermi illuminato con le sue pubblicazioni.
Scritto il 27-1-2015 alle ore 16:47
Hai lasciato un segno Gabriele. Non ti dimentico